AGORDINO, LE DOLOMITI IN FAMIGLIA … FERRATE, ISTRUZIONI PER L’USO
Siamo fortunati, le Dolomiti sono la culla della vie ferrate, percorsi che, grazie al supporto più o meno costante di un cavo d’acciaio, permettono di vivere l’emozione delle grandi pareti.
Civetta, Marmolada, Tofane, Moiazza, Agner, Sella … una quantità incredibile di vette possono essere raggiunte grazie ad una semplice attrezzatura: casco, imbrago e kit da ferrata!
Ma forse, in effetti, detta così, la cosa appare un po’ troppo semplice!!!
Infatti spessissimo le ferrate sono anche il contesto in cui si incontrano le persone più sprovvedute, peggio attrezzate e più incoscienti!
Vecchi kit auto-prodotti, scarpe da trail, pantalonicini e maniche corte sono spesso dotazioni che normalmente osserviamo, a cui si aggiungono una scarsa conoscenza della meteorologia, del territorio, della cartografia, ecc.
Insomma, tolte le ferrate di fondovalle, fare una ferrata classica significa prima di tutto ANDARE IN MONTAGNA!
Quindi, a seconda della quota a cui mi muoverò, ad un imbrago, casco e kit da ferrata, dovrò aggiungere un abbigliamento consono (pile, goretex, ecc.) un paio di scarponi o scarpe da avvicinamento, un valido supporto cartografico (se uso il gps non debbo mai dimenticare la cartina e debbo ovviamente saperla leggere ed interpretare), uno zaino con cibo e liquidi in sufficienza, una buona compentenza sulla meteo e sull’itinerario che vado ad affrontare (assicurarsi sempre della qualità delle fonte da cui traggo informazioni).
Una volta in ferrata ricordiamoci che, anche con i nuovi materiali per la sicurezza, una caduta è sempre un evento spiacevole e quindi usiamo le ferrate in maniera corretta: una mano sempre sul cavo ed una sulla roccia per favorire la progressione in sicurezza (se serve anche entrambe le mani sul cavo). Salire “scalando” una ferrata, cioè usando solo la roccia per mani e piedi, espone molto di più al rischio di una caduta … situazione da evitare nel modo più assoluto!
Alcune info ulteriori:
– Bambini … attenzione, spesso pesano così poco da non permettere al dissipatore di funzionare in caso di caduta; a tal proposito esistono kit creati proprio per bimbi con valori d’esercizio ben più bassi di un kit per adulti.
In generale i bambini in ferrata possono rivelarsi una bella “gatta da pelare” … accompagnateli solo se conoscete bene loro e la ferrata e se siete certi di avere sempre un “piano B” nel caso la paura o la fatica prendano il sopravvento!
Con loro, l’aiuto di una corda può essere fondamentale, ma, naturalmente, bisogna saperla usare al meglio!
-Tratti strapiombanti … possono essere agevolati da un terzo ramo, corto, detto proprio “terzo punto”, che permette una facile sospensione sul chiodo nel momento del cambio dei moschettoni.
– Mancanza del cavo: specie nelle ferrate di vecchia concezione, ci si può imbattere in tratti non elementari in cui mancano le attrezzature di assicurazione; è necessario in quel caso un bel po’ di esperienza, tranquillità e concentrazione.
– Temporali: c’è un’attrazione speciale tra fulmini e cavi d’acciaio, lasciateli amoreggiare tra loro, tenetevi lontani dalle ferrate durante i temporali!
Come avvicinarsi alle ferrate:
frequentate un corso organizzato, oppure affidatevi alla competenza di una guida alpina per una sola giornata; sarà comunque in grado di fornirvi una visione completa su come vivere una ferrata in sicurezza!